...E poi non ne rimase più nessuno

certo che si vede quando non ho niente da fare!

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  1. MaxBrody
     
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    Il Dybbuk

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    Viste le sottili allusioni pervenutemi in altri topic 'dannati'.....

    Trasmettiamo ora una nuova puntata del nuovo racconto di MaxBrody, per ora non ancora intitolato. Ma, prima, il riassunto delle puntate precedenti e tre quarti d'ora di pubblicità. PLIN!

    Riassunto delle puntate precedenti:
    1° PUNTATA

    C'era nebbia, quel giorno.
    Per terra la sabbia.
    In me la rabbia.
    Ma non la scabbia, per fortuna.
    Mentre mi avvicinavo a quel maniero, così lugubre, appigliato a quella rupe scoscesa, pensai a quante parole strane avevo usato. E anche a come ero arrivato lì.

    "A come ero arrivato lì".

    Pensare mi costava sempre troppa fatica. Uff. Ero stanco. Avevo deciso, non so come, di usare l'imperfetto e il passato prossimo, anzichè il remoto come fanno tutti gli scrittori affermati e pure quelli ammovimentati, e ora mi stavo perdendo tra le serpentine dell'italiano.
    Maledetta lingua, l'itagliano. A me mi aveva sempre stata sulle nespole.

    Ho divagato. L'ho fatto ancora. Oh,mio dio. Non devo perdere il filo del discorso, è molto importante. Tra l'altro, ho scritto "dio" in minuscolo, come faceva Nice. O era Marseille? Non ricordo. Così come non ricordo che, tre anni fa, a quest'ora, era la stessa ora di adesso, solo che 1)era tre anni fa e non adesso; 2)era sì la stessa ora, ma un'ora più avanti, perchè c'era l'ora legale. O forse era indietro. Non lo so. Ho detto che non me lo ricordo. Se dico una cosa, non la dico tanto per dire, io.

    Entro nel maniero. E' davvero spettrale. Lugubre. Fantasmatico. Diafanico.
    Diafanico. 'Mazza che parola. Ma esisterà davvero? E l'esistenza? Esiste l'esistenza? Mah, ora non ho tempo per pensarci, semmai lo chiederò a Sclavi, che di queste cose se ne intende.

    Mi guardo intorno, confuso e affascinato da quelle pareti affrescate, da
    quelle colonne miniate, da quel pavimento parquettoso.
    E rifletto.

    "Se le pareti sono affrescate, perchè non mettono un cartello di avvertimento? Se uno le tocca, si impiastra tutto!".
    "Se le colonne sono miniate, perchè l'esercito non le disinnesca?".
    "Se il pavimento è parquettoso........boh! E' parquettoso".

    Da tutto questo complesso ragionamento, capisco una sola cosa:ora uso anche il presente. Come uno scrittore di harboiled.

    Sono uno scrittore di hardoboiled! Che figo!

    Peccato che volessi scrivere un horror. Vabbè, sarà per la prossima volta.

    Ka-Booom!

    Un fruscio mi distrae.
    Questa scena è una citazione. Che non è il fratello della mamma della compagna di Tarzan che poi ha cambiato sesso, ma una tecnica con la quale un autore rende omaggio ad un'opera e/o all'autore che l'ha composta. In questo caso Tito Faraci. Un Dio della sceneggiatura. Anzi, della scrittura.
    Ma ora, dico davvero, basta divagare. E' venuto il momento di agire, di svolgere il compito per cui sono qui.
    E di segnalare che stavolta "Dio" l'ho scritto maiuscolo. Nietzche? PRRRR!!!

    Sul tavolo di fronte a me c'è una busta. Uhm. Mi avvicino. Guardo. Esamino. Deduco.

    "E' sicuramente una busta".

    Sono troppo bravo, mi complimento con il mio ego.
    Con un guizzo di quelli che mi contraddistinguono, decido di aprirla. E rimango a bocca aperta.

    C'è una lettera, dentro alla busta.

    Anzi, ce n'è più di una. E' una filastrocca.

    Dieci piccoli utenti
    se la andarono a spassar:
    un di lor poi andò in vacanza,
    nove soli ne restar


    "Dannazione! Ma cosa vorrà mai dire?"

    Effettivamente i versi erano di dubbia interpretazione. Fossero stati dei 'muu', o dei 'bee' o ancora dei 'bau bau' li avrei capiti. Ma questi versi erano davvero tosti, ve l'assicuro.
    Roba che nemmeno Dante, e i suoi seguaci appassionati di incisivi e premolari, i dantisti, avrebbero potuto cavarci un ragno dal buco.

    All'improvviso, una luce si accese nella mia mente.

    Era Pippo,il mio neurone, che era tornato dopo una serata di bisboccia. Eh, sì, a lui piaceva giocare a bocce a due a due.

    Poi capii. Mi venne in mente quel post di King Gaspy, in cui diceva che sarebbe andato in Grecia. In vacanza.
    Oh, Gesù. King Gaspy era andato in vacanza. E noialtri utenti, a conti fatti e ubriachi, eravamo rimasti in nove.
    Sì, beh, in nove...contando i visitatori anonimi, però.

    Delle domande cominciavano ad affollarsi nella mia mente:
    "Chi avrà mai scritto questa filastrocca?"
    "King Gaspy sarà ancora vivo e vegeto?"
    "Perchè mi faccio domande da solo?"

    Domande destinate a rimanere senza risposta.

    Almeno per questa puntata.

    Perchè, ce ne sarà un'altra?

    Non credo. A nessuno interesserà questa storia intrigante, avviluppante, appassionante che, se uno me lo chiedesse, gli cederei due fustini dei miei per leggerne una sola puntata.

    Peccato. Perchè a me piacerebbe sapere come finirà.
    ---------------------------------------------------------------------------------------------

    2° PUNTATA
    CITAZIONE (luttazzi4ever @ 3/8/2007, 00:02)
    tu stai male!! Molto male!!

    Sento come una voce.
    E' nella mia mente, rimbomba fortissima, come un'eco vortiginoso.
    Eco vortiginoso. Oso. Oso.
    Questa me la devo segnare, magari la riutilizzo più avanti.
    Popolo, alla riscossa, bandiera ros...uhm.
    Queste parole mi sono uscite da sole. Che è sempre meglio che male accompagnate, questo sì. Ma, comunque, non ho capito come abbiano fatto ad uscire. Un altro mistero di questo luogo oscuro e tenebroso.

    Tenebroso.

    Ecco il sinonimo di 'lugubre' che volevo usare l'altra puntata e che non mi veniva. Dannazione a lui.

    E pure a quel tizio vestito di scuro dietro di me.

    -??-

    Già, ti ho visto. E' inutile che tenti di nasconderti. E' inutile che fai quella faccia un po' così, con quell'espressione un po 'così, che avete voi a Genova.
    E non dire nient'altro. Non serve, non ce n'è bisogno. So già tutto. So chi sei, cosa vuoi da me, perchè siamo qui e dove dobbiamo andare.

    -E..e come fai a saperlo?- La sua voce è sgradevole, aspra, acida, nonmivengonoaltrisinonimi.

    Tsk, tsk. Lo guardo con occhio di sfida, emettendo una risatina sfottente.

    Poi vedo cosa tiene in mano. E il mio volto assume l'espressione da cane bastonato e abbandonato in autostrada dopo un incontro clandestino con un accalappiacani cinese.

    Nel caso non l'abbiate ancora capito, il tizio, o dovrei forse dire la tizia, è una tizia. Una di quelle pelle e ossa, anzi solo ossa, vestite di nero e con una falce perennemente in mano.

    Capite di chi sto parlando,vero?

    Bene. Ditemelo perchè io non lo so mica.

    Scherzavo, ovviamente. E' Kate Moss.
    Mi dà un foglietto. Mi dice di leggerlo.

    "Mannaggia 'o putipù!", esclamo con tutte le mie forze.
    Cosa ridete? E' la mia esclamazione tipica. Tutti gli eroi ne hanno una.
    Certo, non è una delle migliori esistenti sul mercato, ma era l'unica rimasta. In verità, a me sarebbe piaciuto molto dire "Diavoli della miseriaccia di quella peste di quel giuda ballerino della malora!", ma S.B. me l'ha sconsigliato per motivi di copyright.

    E qui dovrei aprire una parentesi.
    (
    Ecco fatto. Ora posso leggere il foglietto.

    Nove piccoli utenti
    fumetti andarono a comprar:
    con un "Tex" di Nizzi uno si abbioccò,
    otto soli ne restar


    Ancora più ingarbugliato del precedente.
    In questo forum nessuno legge "Tex". Men che meno un "Tex" di Nizzi.
    Al massimo, ne leggono uno di Faraci.
    A meno che....

    "Ma certo!" PAF! Nell'esclamare, mi dò un pugno sul palmo della mano. Così facendo, mi cadono tutte le noci di cocco.
    Pazienza, tanto non sono mie, son di Cocco.

    L'utente scomparso stavolta è senza dubbio Tito. E' scomparso da un po' di tempo, tutto coincide.
    Sorrido, mi sento felice come quella volta che ho risolto quel problema, in quella scuola. Mi avevano chiamato perchè c'era stata una perdita di due mele da parte di un contadino sbadato che ne stava portando 5 al mercato. La scuola mi aveva chiesto quante ne erano rimaste al contadino.

    No, questo è il problema che devo risolvere per doman...uh, ma guarda, è finita la puntata. Le coincidenze della vita,eh?
     
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31 replies since 4/8/2007, 18:23   613 views
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