2° CONTEST di scrittura
  • Poll choices
    Statistics
    Votes
  • LA CORSA ALLA FINE DEL MONDO (Bedoz)
    33.33%
    4
  • IL RITORNO DEL DRAGO (DjJurgen)
    25.00%
    3
  • UN PATTO DA RISPETTARE (Max Brody)
    25.00%
    3
  • LA MINACCIA DI SCHOPEN (Gas75)
    8.33%
    1
  • LA GRANDE CORSA (Luttazzi4Ever)
    8.33%
    1
  • LA GARA PROPORZIONALE (Prof. Mystère)
    0.00%
    0
This poll is closed (Voters: 12)

2° CONTEST di scrittura

Tema: fantasy - Argomento: gara di corsa!

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Colei che...
     
    .

    User deleted


    Signore, signori, elfi e nani vari, ecco a voi i racconti che partecipano al secondo contest di scrittura del Forum di brad Barron! :)
    La pertecipazione è stata più cospicua di quella che si era avuta per il primo contest, e abbiamo sei racconti in gara! Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che il tema del racconto era il FANTASY, mentre l'argomento era "gara di velocità"! Come vedrete, i nostri concorrenti si sono sbizzarriti, cimentandosi in racconti divertenti, epici, introspettivi, e a volte anche commoventi.
    Onore al merito dei partecipanti e.. vinca il più votato! :P :D

    (Due cose: 1 - metto i racconti in rigoroso ordine di nick. 2 - Il racconto di Max Brody nel copia-incolla ha perso la formattazione: me ne scuso con l'autore... ho comunque cercato di formattarla per quanto possibile.)


    LA CORSA ALLA FINE DEL MONDO (Bedoz)


    - Me la racconti ancora nonno?
    - Sempre la stessa storia?
    - Sì!!
    - Va bene. Devi sapere che il mondo in quel periodo stava andando avanti.
    - In che senso?
    - Beh stava cambiando tutto, era il periodo in cui gli uomini incominciarono a infilzare col cemento e coll’acciaio ogni centimetro della terra: si credevano padroni del mondo, ma non avevano fatto i conti con l’oste. Scesero allora sulla terra gli antichi dei, coloro i quali ora non hanno più nome, ma all’epoca , nel loro cuore, tutte le razze li conoscevano.
    Scesero, erano come dei giganti, dissero poche parole, ma che risuonarono istantaneamente per l’intero creato: “ Tutte le razze, tranne gli empi uomini, lascino questa terra ormai corrotta. Nessuno pensi di trasgredire a quest’ordine, esso sarà subito eliminato da questo piano dell’esistenza”.
    Scattò allora la più grande gara di velocità che si possa immaginare: non era tra persone ma tra razze e tra popoli e aveva in palio la fuga da quel pianeta, oppure una impietosa morte.
    Devi sapere che l’unico modo per lasciare questo mondo era raggiungere i porti della costa occidentale, laggiù i Minimmi, il popolo fatto di acqua…Ti ho già raccontato dei Minimmi?
    - Nonno non divagare!
    - Hai ragione, scusami, ma sai l’età! Comunque i Minimmi, non potendo toccare l’acqua senza perdere la propria consistenza e la propria individualità , erano diventati i migliori – e in seguito anche gli unici – costruttori di navi di questo mondo: si narra che le loro navi potessero lasciare questa terra e cercarne altre. Le navi erano, purtroppo limitate, e non potevano traghettare tutte le razze fuori dal mondo. Si assistette così a immagini feroci: popoli che combattevano l’un l’altro per arrivare per primi e ottenere così un posto sulle navi dei Minimmi. Vi fu una battaglia interminabile sul promontorio di Oath tra elfi e nani, per una nave che avrebbe salpato di lì a poco. Gli elfi bruni si uccisero tra di loro per ottenere qualche posto su Ariel (la nave più grande che si sia mai vista tagliare i flutti), e si dice che usarono le pile di corpi dei loro caduti per riuscire a salire su quella scialuppa ormai straripante. L’ultima nave che salpò fu quella di Argon il saggio, un grande mago, che riuscì a unire sotto la sua egida alcuni popoli di tutte le razze.
    Fu proprio dirigendomi a quella nave che conobbi tua nonna.
    Era ferma ad una fonte a calmare la propria sete. Era partita da molto lontano, e il calore dei deserti del nord, da lei attraversati, l’avevano consumata. L’avvicinai e le chiesi dove si stesse dirigendo e se potevo in qualche modo aiutarla..
    “A Dunlearee, dove c’è la nave del grande Argon, e tu?”
    “Anch’io!”
    “Ci andiamo insieme?”
    “Certo!”
    E fu così che c’incamminammo insieme, il sole di quel giorno stava calando dietro la cima di quella che allora era chiamato Nonno morte, la montagna più alta del mondo, quella dietro la quale persino il sole moriva. Camminammo per due giorni. Sempre più stanchi, e con i nervi a pezzi: la paura di non farcela e di esser confinati qui a subire la collera degli dei aumentava spasmodicamente.
    Il terzo giorno arrivammo ad un bivio. Io ero convinto che Dunlearee si trovava a sinistra, tua nonna a destra.
    “Facciamo così” disse lei – è sempre stata una donna risoluta tua nonna! – “io vado a destra, tu vai a sinistra, vediamo chi arriva per primo.”
    “Ma cosa mettiamo in palio?” dissi io sperando di poter proporre qualcosa come un bacio, perché, sai, tua nonna incominciava a piacermi.
    “L’ultimo posto sulla nave di Argon, ovviamente!” propose tua nonna smorzando il mio entusiasmo.
    E così andammo ognuno per la strada scelta, di per me, appena tua nonna scomparve dalla vista mi misi a correre a perdifiato, e si sa noi folletti siamo una delle razze che più veloci che esisteva all’epoca, neanche una fata come tua nonna, volando, avrebbe potuto eguagliare la nostra velocità.
    Ben conscio di questo, mi attardai in piccole sciocchezzuole durante il cammino, salvai, dei cuccioli di lupo dalle bramose mani di un cacciatore, tolsi una spina dal piede di un gremlins che mi seguì e divenne il mio migliore amico.
    - Davvero hai fatto tutto questo nonno?
    - No però un racconto senza qualche bugia dentro non è interessante!
    - Ma nonno!
    - Ok, ok la smetto! Dove ero arrivato?
    - Stavi correndo verso Danliri per battere la nonna.
    -Ah sì, naturalmente arrivai prima di lei. Mi sedetti su una roccia all’inizio della città ad aspettarla con dipinta in volto una vaga aria di sfottò. Lei arrivò trafelata dopo poco, avendo anche lei corso.
    “ Hai vinto! …Ma perché non sei già salito?”
    “Beh ti aspettavo! Che gusto c’è a vincere se non puoi vedere il perdente in faccia? “
    “Solo per questo mi hai aspettato?”
    “No! Ti ho aspettato solo per dirti che, se c’è un posto solo, rinuncio volentieri se mi dai un bacio.”
    “Adesso?”
    “Perché no?”
    Dopo il bacio ci recammo al porto ma scoprimmo, amaramente, che mentre noi ci baciavamo, la nave era partita condannandoci qui e quindi alla morte.-
    - E come mai non sei morto nonno?
    - Beh mai credere agli dei figliolo!


    IL RITORNO DEL DRAGO (DjJurgen)


    “E’ vero! Vi dico che l’ho visto! Un enorme dragone senza ali si sta dirigendo proprio qui!”.
    Owel Larson e Jimmy Grunge ascoltavano preoccupati le parole del mercante. I due cavalieri sapevano che la creatura di cui parlava l’uomo era Axolot, il drago che un tempo possedeva lo spirito di Owel. Il cavaliere, infatti, era stato membro dell’ordine del drago, setta che, attraverso lo spirito di un drago, rendeva i suoi adepti dei feroci assassini. Dopo molto tempo, Owel, grazie alle tecniche di meditazione insegnategli da Jimmy, riuscì a liberarsi di Axolot, non considerando però la legge della setta: il drago, una volta abbandonato, avrebbe dovuto uccidere il corpo che gli era appartenuto. Sì, il mercante non era pazzo: Axolot si stava dirigendo verso il villaggio per uccidere Owel.
    I due decisero di abbandonare il villaggio per far perdere le loro tracce, ma gli abitanti, che sapevano bene cosa sarebbe successo se l’avessero fatto, decisero di costruire una difesa contro gli attacchi del drago, in modo da proteggere la vita di Owel.
    Jimmy dirigeva i lavori, spronando e incitando i manovali a terminare la muraglia il prima possibile. Sapeva benissimo che Axolot era sempre più vicino, e che ogni minuto guadagnato poteva essere prezioso. Il villaggio faceva il possibile per vincere quella corsa contro il tempo e tutti, donne comprese, davano il loro contributo. Tutti tranne Owel. Da quando era venuto a conoscenza della notizia, infatti, il cavaliere era rimasto ad osservare indifferente la febbrile eccitazione del villaggio, come se tutto quello non lo riguardasse. Jimmy poteva solo immaginare lo stato in cui si trovava il suo amico, ma non capiva il motivo del suo comportamento: in fondo il suo aiuto poteva essere prezioso, e ormai si trattava di una battaglia che riguardava le vite di tutti, non soltanto la sua. Owel però rimaneva immerso nei suoi pensieri, a fissare un orizzonte che, giorno dopo giorno, veniva sempre più oscurato dalla poderosa cinta muraria che stava quasi per essere completata. Sarebbe bastato un solo altro giorno per terminare il lavoro e limitare così gli attacchi del drago. Ma quel giorno non fu concesso, perché quella stessa notte il cielo cominciò a sputare fuoco.
    Axolot era arrivato.
    Il dragone, infastidito da quella difesa inaspettata, scatenò tutta la potenza delle sue fiamme contro la cinta muraria, cercando di minare la sua resistenza. Ma la cinta resistette, forte della sua solida struttura e della speranza con cui gli abitanti l’avevano costruita. La creatura sembrava impazzita: le sue fiamme si fecero sempre più potenti e i suoi ruggiti divennero così forti da far tremare la terra. Poi, il dragone placò la sua ira e cominciò a girare intorno alla cinta muraria. Furono attimi terribili: all’interno tutti sapevano che, nel momento stesso in cui la creatura avesse avvistato la falla, il villaggio sarebbe stato spacciato. Il terrore si impadronì dei suoi abitanti, mentre i passi del dragone si facevano sempre più vicini. Jimmy cercò con lo sguardo Owel, come se dai suoi occhi dipendesse la loro salvezza. Quando lo trovò, capì che, purtroppo, era proprio così. Il cavaliere era in piedi, poco distante dalla falla, fiero e maestoso. Quando si voltò verso Jimmy, in un attimo i suoi occhi divennero infuocati, e dalle scapole gli spuntarono due enormi ali. Il drago era tornato, e stava fissando il suo amico con uno sguardo che non lasciava presagire nulla di buono. Stava cercando il suo appoggio, anche se non lo sapeva. Jimmy capì subito quali fossero le intenzioni del cavaliere, e rispose allo sguardo di Owel con una smorfia di dolore. Il cavaliere, dopo qualche attimo di esitazione, sorrise al suo amico e con un potente balzo si slanciò verso Axolot. Prima che il suo avversario potesse capire cosa stava succedendo, lo colpì con violenza, ingaggiando un aspro duello contro di lui. Una luce accecante avvolse le due creature, impedendo la vista. Ma Jimmy ormai sapeva: in quei giorni, pur restando fermo, Owel aveva corso insieme a tutti loro, partecipando ad una gara di velocità tutta sua. Era la corsa di un uomo che, con lo spirito, stava gareggiando contro Axolot per recuperare qualcosa che gli era appartenuto: lo spirito di quello stesso dragone che ora era venuto per ucciderlo. Voleva tornare cavaliere dell’ordine del drago, per impedire la distruzione del villaggio. Lo sguardo lanciato a Jimmy, qualche secondo prima, era il suo saluto d’addio. Dopo qualche attimo, la luce emanata dalle due creature svanì, e Jimmy guardò in direzione dei due avversari. Davanti al villaggio, però, ne era rimasto uno solo: Axolot. Owel non c’era più.
    In un attimo, Jimmy capì perché il suo amico, prima di lanciarsi contro il dragone, gli aveva sorriso: aveva cambiato idea, aveva preferito sacrificare la propria vita per permettere che fosse lo spirito del cavaliere ad entrare nel corpo del dragone, e non il contrario. Aveva vinto, perdendo al tempo stesso.
    Come succede sempre a chi lotta con se stesso.


    LA MINACCIA DI SCHOPEN (Gas75)


    “Non ha senso!”
    “Come sarebbe a dire?”
    “Non possono rischiare la vita per salvarne un’altra!”
    “Sei una menagrama! Perché uno di loro dovrebbe morire?”
    “Melagrana chiamerai la strega dei Conigli dalle orecchie a sventola, non me! Io temo per la sorte dei due cugini! Sai bene cosa accadrebbe al Regno se uno di loro due non raggiungesse la maggiore età!”
    “Sì, ma se Ambrosia morisse? Suo padre, il mago Maupassant, rischierebbe d’impazzire, gettando un maleficio sull’intera Terra di Sopra!”
    “E io sarei una melagrana? Conosco quel mago da quando era bambino… e mi fido di lui!”
    “Allora facciamolo partire coi due cugini!”
    “Mi sta bene!”
    “Bene, che si spiccino! A proposito, ti va una melagrana?”

    Donald e Mickey, futuri eredi del Regno, stavano bardando i loro draghi per la partenza, quando il mago Maupassant li raggiunse dandogli la notizia del suo coinvolgimento nella missione.
    “Non esiste proprio! Il tuo posto è accanto ad Ambrosia!”
    “Ma potrei esservi d’aiuto! Sono un mago, voi solo dei giovani guerrieri!”
    “Ammesso che tu venga, sul mio drago non ci sali!” - “E neppure sul mio!”
    “Non ho bisogno dei vostri draghi! Ho il mio cavallo volante!”
    “Non esistono cavalli volanti!”
    “Sì che esistono, Donald: basta tramutargli le zampe in ali!”
    Un orrendo cavallo senza zampe, ma con due ampie ali che uscivano dalla groppa, raggiunse il
    gruppo, oramai pronto alla partenza.

    La Terra di Schopen era separata da quella di Sopra da un braccio di mare impraticabile.
    “Quel diabolico di Schopen! Fare ammalare Ambrosia di una malattia curabile solo con una pianta che cresce nella sua Terra. E minacciare di distruggerla se non gli cediamo Ambrosia in sposa!”
    “Assurdo, Mickey! Dobbiamo fare presto! Forza, draghi, forza!”
    “Tranquilli, cuginetti: se Schopen vuole mia figlia, non distruggerà la pianta tanto presto!”
    I due draghi ed il cavallo volante sfrecciavano sul mare impetuoso e vedevano già all’orizzonte le vette più alte della terra dov’erano diretti.

    Schopen era un potente mago, ma aveva paura dei draghi: da bambino, uno di loro gli aveva
    bruciacchiato il miele filato che stava gustando. Nella sua Terra i draghi erano stati estinti, e non aveva intenzione di fare arrivare quei due dalla Terra di Sopra.
    L’ultimo esemplare della pianta che avrebbe guarito Ambrosia era racchiuso in una bolla di vetro, ed immergendola nel suo braciere magico, Schopen la trasferì a fluttuare sul mare. Quindi parlò:
    “Ecco la pianta che cercate, uomini della Terra di Sopra! Prendetela! Ah! Ah! Ah!”
    La bolla di vetro saettò velocissima ed iniziò a muoversi a zig-zag nel cielo, dirigendosi verso il mare aperto.
    “Andate!” disse Maupassant ai cugini “Prendete la pianta! Con Schopen me la vedo io!”
    “D’accordo!”
    Si separarono.

    “Sai cosa penso, Donald?”
    “Che quella bolla di vetro corre troppo?”
    “A parte! Che magari, chi di noi riuscisse a prendere la pianta, potrebbe dichiarare il proprio amore ad Ambrosia!”
    “Uhm, buona idea! E sia: vinca il migliore!”
    “Yeeh!”
    I due cugini lanciarono i loro draghi a tutta velocità, cercando di prevedere gli spostamenti della bolla di vetro, e iniziavano ad avvicinarsene.

    Proteggendosi con una barriera magica, Maupassant dribblò le guardie che Schopen gli inviò
    contro, e raggiunte le porte del suo castello, lo sfidò ad uscire allo scoperto.
    “Esci fuori e battiti! Dimostra di meritare la mano di Ambrosia!”
    Un fulmine nero uscì dalla torre, salì verticale verso il cielo, quindi si rifletté sulla ionosfera e beccò in pieno Maupassant, penetrandone la barriera e disarcionandolo.

    In cielo, la gara di velocità tra i due cugini proseguiva. Donald era in leggero vantaggio: una fiammata del suo drago avrebbe raggiunto la bolla di vetro, ma non era certo nelle sue intenzioni rischiare di distruggere la pianta; Mickey gli era subito dietro.
    “Preparati ad una manovra difficile, Famyr!” sussurrò Donald al suo drago, mentre sguainava la spada e si portava a sinistra della bolla.

    Circondato da una sfera di fulmini neri, Schopen uscì allo scoperto, cogliendo la sfida di
    Maupassant dopo averlo appiedato.
    “Sei finito, mago da strapazzo!”
    “Oseresti uccidere il padre della tua sposa?”
    “Non mi pare tu sia venuto in pace!”
    Da Schopen partì un fulmine nero, Maupassant alzò uno specchio magico per proteggersi, ed il
    fulmine tornò al mittente, neutralizzando la sua sfera protettiva e tramortendolo, quindi ripartì scegliendo di risparmiarlo.

    La bolla rallentò, quindi Donald poté vibrare il suo colpo di spada e distruggerla, per poi lanciare Famyr in picchiata e recuperare la pianta che, non più sorretta magicamente, precipitava.
    Mickey, intuendo la tattica di Donald, s’era portato col suo drago sotto quello del cugino, e poté agevolmente raccogliere la pianta e schizzare via lateralmente.
    “Bastardo!”
    “Non posso rinunciare ad Ambrosia! Ci vediamo al palazzo!”

    “Visto? È andato tutto per il meglio.”
    “Col cavolo! Io tifavo per Donald!”
    “Vabbé, l’importante è che Ambrosia sia salva e i due eredi vivi!”
    “Ehi, vecchie sagge!”
    “Uh! Maupassant!”
    “Avete mica preso voi la mia melagrana magica che protegge mia figlia?”


    LA GRANDE CORSA (Luttazzi4Ever)


    Narra una leggenda che in un paese lontano, in un tempo lontano, in un luogo lontano, in un mondo lontano, in un..

    “Si è capito!”

    Ehm... dicevo.. narra la leggenda che ogni 5 decadi degli uomini si ritrovavano in questo luogo...lontan..

    “E basta!!”

    Uff...Questi uomini si ritrovavano per un’antica promessa fatta dai loro clan,ogni 5 decadi si dovevano sfidare ad una gara di velocità, dove tutto era permesso...al vincitore la grande Coppa,gloria e onore per il suo clan e la possibilità di esaudire un proprio desiderio...
    Ecco...ci troviamo nella fantastica Contea di Commodor...dove,questa volta,si organizza la grande corsa, e tra tutta la folla accorsa alla corsa ci sono due ragazzi molto giovani e molto entusiasti...
    Uno di questi è il prode Franz della contea di Diggimor..Alto,fisico slanciato,delle orecchie da bue muschiato e quell’aria sempre da persona appena svegliata.Il suo intento è quello di riprendersi la coppa che da 3 edizioni è fuori dalla sua contea.
    Vicino a lui il buon Paolus della contea degli Ever, alto, fisico non tanto slanciato, un pizzetto da caprone e quell’aria sempre da persona che non sta mai a sentire...in pratica: un perfetto idiota!Il suo intento è far vedere che non lo è,ma la strada è lunga per convincere del contrario!
    I due sono amici da tanto tempo,le loro contee sono vicine e hanno vissuto buona parte dell’adolescenza insieme...
    “Paolus...questa volta ce la facciamo!Almeno uno di noi due vincerà!Io ci credo!!E tu?”
    “Eh?Non stavo sentendo!”
    “E quando mai??Che stai guardando?”
    “Lady Ilean”
    “Non l’avrai mai...è troppo per uno come te,è nobile,tu sei figlio di un contadino!
    “Vincerò la corsa e la chiederò in sposa!”
    “Sogna sogna!Ragazzo iscriviamoci prima che finiscano i posti!”

    I due giovani corrono ad iscriversi,i partecipanti sono numerosi,c’è Samuel della contea dei Matematici,c’è Lady Adriana della contea dei Leader,c’è Solomon della contea dei Kane e molti altri...
    I nostri due eroi dopo l’iscrizione sono alla riva del fiume,sembrano assorti nei loro pensieri...
    “Franz..sei sicuro che ce la facciamo?”
    “Ma si!!”
    “Franz?”
    “Si?”
    “Ma che gara è?”
    “Ma come non lo sai?”
    “No!”
    “Io pensavo che almeno tu lo sapessi!”
    “Andiamo a chiedere?”
    “Concordo!”
    Il buon Franz si ferma a chiedere spiegazioni a Samuel sperando che almeno lui sappia qualcosa..
    “Ma come??Non sapete niente??”
    “No!”
    “La gara è fatta in coppia..e..beh..bisogna fare 1 km con il compagno sulle spalle!”
    “cosa??”
    “Ebbene si!”
    “Ma le coppie già sono decise?”
    “No..anzi..le stanno estraendo ora!”

    Il presidente del torneo si adopera ad estrarre i bigliettini:
    “Le coppie sono:Solomon e Max dei Brody,Lady Adriana e Fabiuz,Samuel e Logan,Paolus e Franz e infine Proffus con Tituz...i primi che ho nominato di ogni squadra sono quelli che portano il compagno! Tra poco si inzia!”
    “NOOOOOOO!”
    “Che succede?”chiede Paolus
    “Ehm...samuel ha appena scoperto che dovrà portare Logan!”
    “Mio dio!”

    Tutti i partecipanti sono sulla linea del via, il presidente prende la parola:
    “PRONTI..PARTENZA VIAA!”

    “Tutte le coppie partono...ehm...meno una..samuel è crollato a terra senza forze,la gara vede già un ritiro. Al comando c’è la premiata coppia Adriana-Fabiuz seguita a poca distanza da solomon e max e infine da paolus e franz,ma dove sono proffus e tituz? Nooo!Proffus ha iniziato a tempestare di domande Tituz sui suoi lavori che spaventato è fuggito.Sono solo 3 coppie in gara...
    Siamo ai 400 metri..la stanchezza si fa sentire...attenzione..un altro colpo di scena...Paolus sembra stanchissimo...si sta quasi per fermare..”

    “Ehi ragazzone che ti prende??”
    “Non lo so..sono senza forze!”
    “Dici che devo togliere la mia collezione di sassi dalla tasca?”
    “Hai una collezione di sassi nella tasca??”
    “Ecco..lo sapevo che ti arrabbiavi!”
    “Togli quella roba!!!”

    “Aspettate...Paolus riprende la corsa dopo che il suo compagno toglie della roba dalla tasca..al comando lady adriana sembra sicura di se...ma attenzione..si ferma...che succede? Nooo!Ha buttato a terra il suo compagno..sta correndo nel negozio di calzature...un'altra coppia in meno!”

    “Franz..so come vincere contro quei due!”
    “E come?”
    “Ora ti faccio vedere!”

    “Paolus e Franz si avvicinano a Solomon e Max...sembra che si stiano parlando..no..non è possibile!Max scende dalle spalle del compagno e si ritira!Cosa sarà mai successo??Oramai i vincitori sono già decisi..Paolus e Franz hanno vinto la gara!!”

    Tutti gli spettatori corrono a festeggiare lo splendido duo,il presidente si avvicina a loro con la coppa in mano..

    “Complimenti ragazzi...ma mi spiegate come avete fatto a vincere?”
    “Modestamente – racconta Paolus – ho proposto a Max il ruolo di protagonista nella prossima stagione della soap!”
    “Bravi ragazzi..ora mi servono i vostri desideri...Franz?”
    “Beh..vorrei poter vincere un contest!”
    “E tu paolus?”
    “Vorrei chiedere la mano di Lady Ilean!”
    “La chiamiamo subito!”

    Lady Ilean si presenta in tutto il suo splendore,Paolus è visibilmente emozionato..
    “Lady Ilean...vuole sposarmi?”
    “No!”
    “Evvai!!!”
    “Chi ha urlato??”
    “Beh..sono io..Franz!”
    “Perché l’hai fatto??”
    “Perché io ti amo!”
    “Anche io!!!”
    “Sposiamoci!”

    E vissero tutti gay e contenti...


    UN PATTO DA RISPETTARE (Max Brody)


    Mi sembra di trovarmi in un sogno.

    Fino a ieri ero a casa mia, negli USA. Non mi ricordo perchè, ma avevo deciso di aprire l'armadio. A volte capita che uno si sveglia con la voglia di fare qualcosa, io volevo aprire l'armadio. Uhm..l'autore dev'essere un pazzo.
    Ebbene, apro l'armadio e chi mi trovo davanti? Una tarma. Ma mica una tarma qualunque, una tarma gigante. E parlante.

    -Vieni, Campione. Vieni, il popolo di Narnia ti aspetta per una grande prova.-mi dice.
    -Narnia? In Umbria?-rispondo io, che studio geografia alle serali.
    -Quella è Narni. Ora vieni, tu sei il Campione, non avere paura. Ti condurremo da Sua Maestà.-

    Io che altro potevo fare? Qualsiasi cosa, però accettai. E la seguii dentro l'armadio (mi sembro uno scemo a scriverlo).

    -Sua di chi?-

    "Non so ben ridir com'io v'entrai", diceva quel poeta italiano. Benigni, mi pare si chiamasse. Ecco, lo stesso dicasi per me.
    Una volta chiusesi le ante, ci fu una luce accecante e, poco dopo, io e la tarma ci ritrovammo al Castello del Re

    -Una cosa è certa: qui hanno una gran fantasia per i nomi-fu il mio primo commento.

    Il Re, un tizio con gli occhiali, appassionato di racconti dell'orrore, sedeva su un trono tutto tempestato di diamanti. La Regina, un'ape schifosissima, pure.

    -Sei tu il Campione della Terra?-tuonò il Re, che si chiamava Stefano.
    -Così dicono-dissi. Avrei dovuto essere imbarazzato e stupito per tutto quello che mi era accaduto, ma non fu così. Ne avevo passate troppe nell'ultimo periodo e ora nulla mi faceva più effetto.
    -Bene. Devi sapere che, ogni quattrocento anni, i popoli di Narnia, del Regno Incantato, dello Jotunheim, dell'Argaar e i Nani di Erocra organizzano un torneo inviando ciascuno i migliori campioni.-il tono era solenne.
    -Ah,però..non manca nessuno! C'è pure Frodo?-
    -Non so di chi parli, Campione. Comunque, sappi che l'unica gara che il popolo di Narnia non ha mai vinto è la Gara di Velocità. Ma ora le cose cambieranno! Con la tua vittoria nella Gara, porteremo a casa la vittorie in tutte le discipline..perchè devi sapere che solo chi vince tutte le gare può fregiarsi dell'ambito Trofeo...l'Abbonamento a Sky!!-

    La folla festante, diede inizio ad una festa che proseguì tutta la notte. Potevo deluderli?

    Passò la notte, e arrivò stamattina.

    Toc! Toc!
    -Chi è?-
    -Sono Stamattina, la tua scudiera! Sono qui per prepararti al Grande Torneo! 'Nnamo, che si inizia fra un'ora!-

    Quello che mi disse Stamattina, una simpatica Maghetta di Hogwarts, mi lasciò basito.

    -Prendi- la Maghetta teneva in mano delle pillole.
    -Ma..questi sono...steroidi! Che vuoi fare?-
    -Li dò a te! Io non li posso prendere, eh! eh!-
    -Ma..questo è barare!-
    -Barare? Scusa, ma non capisco...sul nostro mondo ne fanno uso tutti i corridori, tranne il popolo di Narnia..per una oscura disposizione genetica, non può..per questo ti abbiamo portato qui! Sappiamo che ne fai uso e che sul tuo mondo sei uno dei migliori!-
    -Beh..veramente...non capisco:negli altri sport vincete sempre!-
    -Le altre discipline sono: chi mangia più hamburghi, chi digerisce più sonoramente e tiro dell'arco...non ci vuole molto impegno per vincere. Ora to', che si comincia.-
    -Ma..aspetta..-la sua mano era lì, tesa, con quelle pillole in mano. Diavolo! Io avevosmesso da tempo con quella roba, non potevo prenderle. Non potevo.

    E ora sono qui, a cominciare questa..Gara.

    Il sapore della terra. Aaahh. Che schifo.

    Il Nano di Erocra mi guarda e sorride come un'ebete. Con quel suo "mi consenta, mi consenta" già lo odio. Alla mia sinistra c'è il Gigante dello Jotunheim. Faccio lo sborone, lo guardo dall'alto verso il basso. Il Fato del Regno Incantato si sta sistemando il ciuffo, Boz dall'Argaar è già stanco. Beh, sento che vincerò.

    Una voce risuona:"Campioni Corridori, preparatevi! Pronti...Partenza....Via!"
    BANG!

    Dura tutto pochi secondi, come in ogni gara di velocità. Sensazioni che non si possono spiegare. L'aria che ti sbatte in faccia, i muscoli delle gambe che tirano, il Fato che è in test...coosa? No.. No.. Noo!
    Per fortuna inciampa nella sua gonna. E vinco io.

    "Ed è record! Record! Il Campione di Narnia vince e stabilisce il nuovo record!"

    Stamattina è la prima ad abbracciarmi.

    -Visto? Lo sape..ehi! Ma che significa?-
    -Significa che avevo un patto con me stesso da rispettare.-le restituisco le pillole.

    Oggi è il 13 Dicembre. Sono passati tre giorni dalla vittoria e ancora mi chiedo se quella storia sia avvenuta davvero. Ma so che l'importante è che abbia vinto la Gara. Quella con me stesso.

    Toc! Toc!
    Uh? Apro l'armadio. E' la tarma gigante.

    -Signor Montgomery Tim? In quanto giudice del TAF, Tribunale Sportivo di Faerie, causa mancato utilizzo di steroidi, obbligatori da noi, La condanno alla Squalifica Vita Natural Durante da qualsivoglia competizione sportiva Faerica e alla cancellazione retroattiva dei titoli da Lei ivi conseguiti.-

    NNNOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!


    LA GARA PROPORZIONALE (Prof. Mystère)


    Chi sono io? Non importa. Ciò che importa è che io vi racconti cosa accadde nell’antico reame di Tuthdor, dove viveva la creatura più bella d’Oriente: Lady Mhador Atant.
    Ogni uomo, elfo, cavaliere o contadino che l’aveva vista diceva che era una donna bellissima, alta, bionda, prosperosa e a corte non poche erano le voci sulle sue doti morali, sulla sua vasta cultura e fine intelligenza.
    Suo padre, il Conte Mhon Etis, un giorno decise che sua figlia aveva raggiunto l’età giusta per sposarsi e dargli un erede. Così indisse un bando valido per tutte le razze del reame di Tuthdor: chiunque avrebbe vinto la più impervia delle gare, avrebbe avuto la mano di Lady Mhador.
    Quando i cavalieri e i guerrieri lessero il bando, molti si tirarono indietro spaventati. Tutti avrebbero voluto duellare tra di loro con la spada o con la lancia,ma mai si sarebbero aspettati di dover gareggiare in una gara di corsa. La decisione era di Lady Mhador, la giusta: la sua era una gara proporzionale!
    Incredibilmente, si iscrissero solo dieci valorosi; quattro umani, quattro elfi, una donna con problemi ormonali e un paio di baffi neri che passava benissimo per un uomo, e un nano.
    Il giorno della competizione i contendenti salutarono Lady Mhador, tutti con la speranza nel cuore di conquistarla. Dagli spalti regali la contessina si alzò in piedi ed estrasse il suo fazzoletto di seta, pronta a dare il via. Gli sguardi dei partecipanti erano pieni di adrenalina e voglia di vincere. Sicuramente i favoriti erano gli elfi, ma anche gli umani avevano buone chances. Sul nano e sulla donna, invece, non scommise nessuno.
    D’improvviso Lady Mhador agitò il suo fazzoletto e lo lasciò andare. La sfida era iniziata e i dieci subito corsero come dei matti. C’è chi dava anche degli spintoni e chi era nettamente distaccato indietro, come il nano, che non fece neanche 50 metri che si fermò a prendere fiato. I nove si voltarono e risero di lui, ma questi non se ne preoccupò, anzi sorrise e continuò a correre, seppur in un’altra direzione. Corse indietro, tra le bancarelle della fiera, dietro i palchi degli spettatori, attraversò i padiglioni dei giocolieri e arrivò dietro gli spalti dov’era Lady Mhador.
    Quando questa lo vide, sorrise contentissima e, noncurante del padre, scese verso di lui e insieme salirono su di una carrozza che la contessina aveva fatto appositamente predisporre nelle vicinanze con la scusa di voler seguire i velocisti.
    Mentre la coppia era in procinto di fuggire, il Conte Mhon Etis le chiese, urlando, perché aveva compiuto quel gesto e Lady Mhador, sorridendo, gli rispose che la sua era una gara proporzionale, che credeva nelle proporzioni, compresa quella dell’uomo alto e dell’uomo basso e il nano era decisamente basso.
    Il padre ancora non capiva e la figlia gli fece una “L” con l’indice e il pollice, per poi capovolgerla in modo che il lato più lungo fosse quello dell’indice. Il Conte intuì qualcosa e svenne mentre i due sfrecciavano via…
    E qualcuno visse felice e contento!
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Il tuo webmaster narratore

    Group
    Member
    Posts
    51,288
    Location
    Cuore a Bari, corpo a Taranto

    Status
    Offline
    Oh, finalmente!
    Ora me li devo leggere con calma... anzi, meglio da solo. :D
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Il tuo Presidente operaio!

    Group
    Member
    Posts
    28,112
    Location
    San Prisco(Ce)

    Status
    Offline
    Uhm...che bel contestone...e che bei raccontoni...che gente alta e preparata!!! Uhm...difficile il voto...difficile...ci penso ancora...
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Il tuo webmaster narratore

    Group
    Member
    Posts
    51,288
    Location
    Cuore a Bari, corpo a Taranto

    Status
    Offline
    Tenuto conto che il mio racconto lo conosco già :P , sono a metà delle letture...
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Il Dybbuk

    Group
    Member
    Posts
    10,349
    Location
    Altrove

    Status
    Anonymous
    Tenuto conto che il mio è una boiata da saltare a piè pari :P , li ho letti tutti...
    sono indeciso fra tre! :shifty:
     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Il tuo webmaster narratore

    Group
    Member
    Posts
    51,288
    Location
    Cuore a Bari, corpo a Taranto

    Status
    Offline
    Letto tutto... e indeciso tra 2 su chi votare... :unsure:
     
    .
  7. Prof. Mystère
     
    .

    User deleted


    Ma quando finiscono le votazioni?
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Il tuo Presidente operaio!

    Group
    Member
    Posts
    28,112
    Location
    San Prisco(Ce)

    Status
    Offline
    Maiiiiii...sarà un contest eterno...uah uah uah!
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Il tuo webmaster narratore

    Group
    Member
    Posts
    51,288
    Location
    Cuore a Bari, corpo a Taranto

    Status
    Offline
    Votato "Il ritorno del drago". :n1:
    Tra i racconti in gara mi pare quello in cui il finale è più in armonia col resto della storia e non è tirato via per chiudere entro i 5.000 caratteri...
    Ero indeciso con "Un patto da rispettare", brano molto simpatico ed abbastanza geniale, ma che mi si piazza al secondo posto.
     
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Il tuo Presidente operaio!

    Group
    Member
    Posts
    28,112
    Location
    San Prisco(Ce)

    Status
    Offline
    Finalmente deciso...beh..l'allievo ha superato il maestro...caro Max..complimenti!
     
    .
  11. djJurgen
     
    .

    User deleted


    bon...allora procediamo! :D

    SPOILER (click to view)
    comincio col fare i complimenti a tutti, perchè mi sembra che il livello di questo secondo contest sia superiore al primo. Scegliere un solo racconto è stata una decisione difficile e dolorosa, e solo con un grande sforzo di volontà sono riuscito ad arrivare, ferito ma vivo, nella terra del "vota o visualizza voti". E io, cari amici, ho scelto la prima, conscio di quello che il mio gesto potrà significare! :P
    ma cominciamo con le mini-recensioni:

    @bedoz: un racconto davvero carino, in cui si trovano tutte le caratteristiche tipiche dello stile di Bedoz: dialoghi con un retrogusto pulp, e situazioni che vanno a fondere vari generi senza però perdere mai la giusta rotta, per una storia in cui si assiste a due gare di velocità uno dentro l'altra, e in cui la battuta finale è la tipica strizzata d'occhio di chi non vuole prendersi troppo sul serio, e scrive per divertirsi e per divertire. Ottimo quindi il mio giudizio, se non fosse per alcune frasi iniziali che mi sono sembrate un pò sgrammaticate. Niente di grave, ma, vista la qualità del lavoro, è un peccato che ci siano.

    @Gas75: Un racconto molto carino, in cui vengono presi i temi tipici dei racconti fantasy e vengono rimescolati in una doppia gara di velocità (mi è piaciuto molto il fatto che la prima gara di velocità è detta tra le righe, quasi che il lettore debba capirlo da solo) che vede protagonisti due cugini da nomi alquanto disneyani ( :P ). Un pò troppo macchinosi i dialoghi (soprattutto i primi), con alcune battute che, almeno secondo me, vanno a discapito dei meccanismi narrativi. Meccanismi narrativi che a volte sembrano un pò confusi, e rendono meno scorrevole la lettura del racconto. Giudizio positivo, insomma, per un racconto che, secondo me, poteva dare molto di più.

    @Luttazzi4ever: (precisiamo: il tuo sceneggiatore preferito): sembrerà strano, ma quest'uomo, nonostante le mille e mille puntate della soap e nonostante lo stile di questo racconto sia molto simile a quello della soap, riesce sempre a farmi ridere. Anzi, a dirla tutta: qui, rispetto alle ultime puntate della soap, è davvero in grande spolvero. Il tema della gara di velocità, qui preso alla lettera, è solo il contesto in cui far muovere personaggi che conosciamo bene e che non possono fare a meno di rendersi idioti. La scenetta dei sassi e la battuta finale, sono la dimostrazione pratica di quanto il ragazzo, in questo racconto, sia in forma. Insomma, giudizio molto buono.

    @Max Brody: molto molto meglio rispetto al primo contest, anche se in entrambi i casi il buon Max mi è sembrato sotto tono. E' come se, superati gli spunti geniali dell'inizio, poi si sia un pò perso il filo, senza sapere dove andare a finire. Intendiamoci, i racconti di Max sono sempre molto divertenti ma è proprio per questo che da lui mi aspettavo un pò di più! Geniale la battuta di Narni, in ogni caso :D

    @prof: il racconto mi è piaciuto parecchio, ma penso che si potesse sviluppare meglio. Mi spiego: oltre che al finale divertente (da cui credo che sia partita tutta l'idea), si poteva usare qualche carattere in più e dilungarsi sulla gara di velocità, in modo da creare quella tensione sufficiente per permettere che la sterzata finale risultasse davvero divertente. E' come se si fosse sprecata un'ottima occasione per scrivere un racconto che sarebbe potuto essere la ciliegina sulla torta di questo contest! :D

    Ed ecco il verdetto: in seguito alla votazione della giuria e ai commenti appena espressi, il verdetto risulta essere favorevole per il concorrente chiamato Bedoz che, con il suo racconto "La corsa alla fine del mondo" si aggiudica il voto del sottoscritto!!! :D
    ribadisco i miei complimenti a tutti, e ringrazio Gas per il voto!! :D


    SPOILER (click to view)
    ehm...chi è che ha votato per me, oltre Gas???? :huh:
     
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Il tuo webmaster narratore

    Group
    Member
    Posts
    51,288
    Location
    Cuore a Bari, corpo a Taranto

    Status
    Offline
    CITAZIONE (djJurgen @ 30/9/2007, 21:29)
    bon...allora procediamo! :D

    SPOILER (click to view)
    @Gas75: Un racconto molto carino, in cui vengono presi i temi tipici dei racconti fantasy e vengono rimescolati in una doppia gara di velocità (mi è piaciuto molto il fatto che la prima gara di velocità è detta tra le righe, quasi che il lettore debba capirlo da solo) che vede protagonisti due cugini da nomi alquanto disneyani ( :P ). Un pò troppo macchinosi i dialoghi (soprattutto i primi), con alcune battute che, almeno secondo me, vanno a discapito dei meccanismi narrativi. Meccanismi narrativi che a volte sembrano un pò confusi, e rendono meno scorrevole la lettura del racconto. Giudizio positivo, insomma, per un racconto che, secondo me, poteva dare molto di più.

    E' stata una mia scelta di "strategia editoriale" :unsure: per poter
    SPOILER (click to view)
    descrivere l'antefatto (ma anche far intuire l'epilogo "dopo lo svolgimento della gara") risparmiando in caratteri da utilizzare.
    Provando a raccontare in prosa ciò che c'era a monte della partenza dei due cugini, avrei perso caratteri preziosi per descrivere le vicende clou.
    Ho quindi preferito aggiungere 2 personaggi pseudo-narratori, sebbene questo non m'abbia consentito di introdurre una certa mappa per raggiungere il castella di Schopen... :(
    Credo cmq che bene o male tutti, tranne forse proprio te come ho scritto nelle motivazioni del mio voto, siamo stati costretti a "stringere" il racconto per rientrare nei 5.000 caratteri.

    Se però Max e Lutty usassero meno puntini di sospensione, avrebbero più parole a disposizione. :D
     
    .
  13. Prof. Mystère
     
    .

    User deleted


    Ringrazio Dj per la sua recensione! :)

    Per quanto riguarda le mie, appena ho un po' di tempo le scrivo. Nel frattempo posso dire che ho votato il racconto di Max Brody!

    Comunque bel contest!
     
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Il Dybbuk

    Group
    Member
    Posts
    10,349
    Location
    Altrove

    Status
    Anonymous
    Credo che il nocciolo della questione sia la Gara Di Velocità e il come essa sia interpretata da ogni autore, inserita in un contest..o particolare come il mondo del fantasy.
    Ciò sparato a vanvera, ecco le mie recensioni:

    SPOILER (click to view)
    Bedoz: mah. Un uomo incapibile; un autore 'maledetto'. Criticato pesantemente nel precedente Contest, il Bedoz dev'essersi infervorato particolarmente per questa seconda sfida, deciso a dimostrare ai più la sua bravura con la penna (o con la tastiera).
    Ci è riuscito, eccome se ci è riuscito.
    Il suo racconto offre al lettore un'interpretazione (per riallacciarci al discorso di cui sopra) nuova della Gara, qui vista come una Corsa vera e propria verso la Salvezza. Il contesto in cui si muovono i personaggi, resi credibili dagli ottimi dialoghi di cui Bedoz è maestro, è senza dubbio affascinante, così come è molto interessante la tecnica del racconto ad incastro, con il protagonista sdoppiato in agente e narratore. Il finale, poi, nulla ha che vedere col precedente:l'ammiccamento al lettore nell'ultimo capoverso e il ribaltamento della situazione iniziale mandano in solluchero chiunque, sia che a leggere sia un ignorante analfabeta (poniamo:io), sia che lo sia Umberto Eco.

    Dj:riecco lo Jurgen, e riecco il suo tipico inizio in medias res. L'autore, evidentemente appassionato del vocabolo 'drago', presente svariate volte nel giro di poche righe, regala al suo pubblico un racconto piacevole, ma ben lontano dai suoi exploit. La trama è assolutamente piacevole, sia chiaro, ma risulta, alla fin fine, di "già visto". La tematica della Gara di velocità sembra inserita in maniera abbastanza artificiosa, ma si tratta comunque di un'autore da tenere d'occhio, non foss'altro per la sua abilità dialettica e la capacità di plasmare storie credibili.
    Ma, francamente, ci (mi) si aspettava(o) di più dal detentore del Contest (e qui si prevedono furiose polemiche fra lo Jurgen e il ripiccoso/vendicativo Brody, per la gioia di Paola Perego e "Buona Domenica").

    Gas:un raccontino classico. Gas, per questo suo debutto contestoso, decide di attenersi alla tradizione dei grandi maestri del genere fantasy; ecco, così, maghi, draghi, bolle di vetro ma anche un apprezzatissimo omaggio, tramite i due protagonisti, a due personaggi ormai stabilmente nell'immaginario collettivo.
    Nonostante alcune imperfezioni (dall'eccessivo meccanismo di alcuni dialoghi alla visione non proprio esaltante della Gara), il risultato è un racconto più che dignitoso, sebbene io non abbia capito cosa sia la melagrana.

    Luttazzi4ever:con mia grande sorpresa, luttazzi4ever modifica il suo stile, abbandonando (temporaneamente?) la sceneggiatura per concentrarsi su una più consona prosa. Forse proprio a causa di questo cambio così improvviso, il racconto non risulta essere uno dei migliori fra quelli prodotti dall'eclettico autore: mentre il tipo di gara scelta è davvero esilarante e le battute godibili non mancano, il giudizio globale non è totalmente positivo; man mano che si procede verso il finale (politically uncorrect, come la modernità richiede!), la trama sembra assottigliarsi sempre di più rendendo la Gara più corta di quanto dovrebbe essere.

    Max: compendio di tutti i difetti delle opere precedenti, questo testo ha l'unico pregio di essere stato concepito a partire dalla conclusione (smentendo così vaneggianti teorie di pseudo-recensori) e costruito in base ad essa, sfruttando il poco spazio a disposizione. Va da sè, comunque, che l'autore dovrebbe cercarsi un altro mestiere (l'agricoltura ha subìto un furto e le servirebbero proprio due braccia).
    A giocare a favore di questo racconto, vi è però l'esclusiva e abbagliante formattazione di Colei Che, creata appositamente per incatenare il lettore e costringerlo subliminalmente a votare per lui, come accaduto con l'ignara coppia luttazzi-Prof, che il Brody ringrazia calorosamente.

    Prof.: sconcertante verità:mentre gli autori ritardatari spremevano più o meno le loro meningi e il Contest veniva rinviato, io avevo già letto questo brano. Il Prof., infatti, lo ha scritto di getto (davvero!) e me lo ha mostrato, chiedendomi di 'approvarglielo'; io, confesso, trovai il racconto molto, molto divertente.
    Mentre mi domando come si possa chiedere un parere letterario (e in generale) a me, passo a recensire. Come si evince scorrendo le righe, si tratta di un testo piuttosto breve, probabilmente il più breve dei due Contest finora indetti. Ebbene, proprio questa sua agilità è uno dei due punti di forza (l'altro è, ovviamente, il colpo di scena finale): un racconto così breve non può certo annoiare.
    Ma dov'è il difetto? Nella Gara di Velocità solo accennata? Possibile. Nel salto troppo diretto al finale? In effetti... In entrambi questi aspetti?

    In sintesi: non riesco a bocciare "La gara proporzionale", ma, al tempo stesso, non riesco a non promuovere il racconto bedozziano. La scelta è ardua, signori. Molto ardua.
    Ma, siccome sta arrivando Aldo Grasso e lui non vuole che gli si tocchi il computer, voto Bedoz perchè mi è parso il più "completo".


    Ciò propinatovi, mi auguro che vinca il migliore!
     
    .
  15. Colei che...
     
    .

    User deleted


    E io... non so chi votareeeee!!

    Le votazioni chiudono il 25 ottobre.
     
    .
55 replies since 29/9/2007, 11:05   842 views
  Share  
.