1° Contest di scrittura
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  • L'orrore a Pufflandia (DjJurgen)
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  • Io odio i puffi (bedoz)
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1° Contest di scrittura

tema: horror, argomento: Pufflandia

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    Ecco qua il topic per leggere e votare il vostro racconto preferito del 1° contest di scrittura.
    Ce n'è davvero per tutti i gusti, pure al "sanguinaccio"... :D
    I racconti sono in ordine di invio al sottoscritto.


    ---

    L'orrore a Pufflandia (di DjJurgen)
    Silenzio.
    Per un attimo si chiese se non fosse tutto un incubo, se non fosse solo un parto della sua mente. In quell’attimo mille pensieri le passavano per la testa.
    Come aveva potuto essere così sciocca? Aveva davvero creduto di essere la responsabile di tutto ciò? Assassina! Assassina! Quante volte, in quei giorni, se l’era ripetuto, credendo di impazzire? Ma la verità era un’altra, e adesso l’aveva finalmente compresa.
    Anche se ormai era troppo tardi.
    Silenzio.
    E poi di nuovo passi.
    Nella stanza il buio continuava a rimbombare nelle tempie di Puffetta, come un martello che non lascia scampo. Gli occhi, gonfi di lacrime, riuscivano a distinguere quell’ombra che si avvicinava minacciosa. Avrebbe voluto chiuderli e non guardare, ma le sue orecchie, nel silenzio della stanza riuscivano ugualmente a percepire i suoi passi che si avvicinavano, seguiti da gemiti simili a rantoli di morte. Avrebbe voluto gridare e chiedere aiuto, ma sapeva benissimo che non sarebbe servito a nulla. Nel villaggio non c’era più nessuno. Erano tutti morti, consumati dalla follia omicida dello stesso assassino che aveva voluto lasciarla per ultima e che ora, terminata la carneficina, era lì, nella sua stanza, brandendo il lungo coltello con il quale, giorno dopo giorno, aveva massacrato tutti gli altri. Puffetta poteva sentire il suo fiato fetido farsi sempre più vicino, poteva vedere il suo ghigno diabolico accendersi sul suo viso. Sapeva che stava per morire e, negli ultimi istanti che le rimanevano, rivisse quegli ultimi, tragici giorni.
    Quando a Pufflandia arrivò l’orrore.

    Un giorno Gargamella morì.
    I puffi accolsero la notizia con gioia, consapevoli che da quel giorno avrebbero vissuto per sempre in pace. Grande Puffo, per l’occasione, indisse una festa grandiosa, in cui i puffi mangiarono e fumarono erba puffa a volontà. Alla fine della festa fu annunciato che era appena cominciata “L’epoca d’oro”. La vita nel villaggio cominciò a scorrere sempre più tranquilla, scandita dall’assoluta spensieratezza dei suoi abitanti e dalla calma che regnava incontrastata. Con il passare dei giorni, però, la calma divenne noia, e la noia pigrizia. I puffi stavano perdendo tutta la loro gioia di vivere e il loro entusiasmo. Era come se, con la morte di Gargamella, fossero morti anche loro.
    Non sapevano che quello era solo l’inizio.
    L’orrore cominciò quando venne trovato il cadavere di Grande Puffo. Il villaggio cadde nel panico, nessuno riusciva a capire il motivo di quell’omicidio, né tantomeno chi fosse l’autore. I più ottimisti suggerirono che Gargamella fosse tornato dagli inferi, i più pessimisti intuirono subito la realtà: tra loro si nascondeva un assassino. Man mano che si andava avanti, i morti aumentavano: uno dopo l’altro, i puffi venivano uccisi. I superstiti, in numero sempre minore, cominciarono ad essere colti da quella forma di terrore che si ciba di se stessa: il sospetto. Tutti temevano tutti, nessuno si fidava più dell’altro e ognuno controllava attentamente le mosse altrui. Ma niente, l’assassino continuava ad agire indisturbato. Puffetta si sigillò in casa, terrorizzata dai terribili bollettini di morte che le giungevano ogni giorno. Una mattina, quando non le giunse più alcuna notizia, capì che i puffi erano tutti morti, e che all’infuori di lei non c’era più un essere vivo. Un pensiero atroce la colpì con violenza: era lei l’assassina! In preda a follia, aveva agito nel sonno e ucciso i suoi amici giorno dopo giorno. Si convinse che era stata proprio lei a provocare tutto quell’orrore, che era sua la mano macchiata del sangue dei piccoli puffi. Si sentì impazzire. E scese la notte.

    Silenzio.
    L’assassino si era fermato a un passo da lei, con il coltello a mezz’aria. Puffetta, nel buio della notte, non riusciva a scorgere i lineamenti del suo viso, ma sapeva benissimo che si trattava di un puffo, anche se non riusciva a capacitarsene. Come se stesse leggendo nella sua mente, l’assassino cominciò a parlare: “La monotonia, Puffetta…esiste qualcosa di più orribile? I giorni che passano tutti uguali, la noia che si impossessa dello spirito e distrugge l’anima. Dopo la morte di Gargamella ci eravamo ammalati, Puffetta. Bisognava tornare a vivere. E per farlo bisognava morire. Ho ucciso il grande Puffo, sperando che la sua morte potesse risvegliare i vostri cuori…ma non è accaduto…e ho ucciso ancora…e ancora…e ancora…fino a te”. Terminate queste parole, l’assassino vibrò una violenta coltellata su Puffetta, andando a colpire la parete. L’assassino riafferrò la sua arma e si voltò incredulo verso la porta della stanza, dalla quale Puffetta stava scappando. Poi, sorrise. Capì che Puffetta aveva ritrovato la gioia di vivere e che la sua missione era compiuta.
    Afferrò il coltello e, ripensando a come aveva ingannato tutti gli altri puffi grazie al finto cadavere, si pugnalò dritto al cuore. Due, cinque, dieci volte…fino a quando le sue mani non si macchiarono dello stesso colore di quel cappello che gli aveva dato il nome di grande Puffo.

    §


    Io odio i puffi (di bedoz)
    Io odio i puffi!
    Mi tormentano fin da quando ero piccolo con quella loro canzoncina orrenda: “Noi puffi siam così!”.
    Mi provoca più incubi che un film horror!
    Tutti mi dicevano: “Tu sei un puffo!”
    Ero alto, effettivamente, un metro e un tappo ma l’essere chiamato puffo era un insulto alla mia intelligenza.
    Accomunato a quegli esserini orribili, strafottenti e senza neanche un nome, ma solo una funzione… Riuscite ad immaginarvi qualcosa di più umiliante?

    Ma ora sto andando a Pufflandia a chiudere i conti.
    I puffi moriranno tutti, uno dietro l’altro.
    Saranno lì a chiedere pietà e io li ucciderò dal primo all’ultimo!
    Il brontolone, il quattrocchi burbero e il maresciallo grande puffo, che è quasi più basso di me!
    Li ucciderò e solo così potrò sentirmi meglio!
    Laverò una vita di ingiurie nel sangue blu dei puffi: piccoli bastardi!

    Poco più che ragazzino andai a fare la visita per diventare uno di loro.
    Credevo fermamente e forse ingenuamente che l’unico modo per non esserne più angosciato era diventare parte di quel gruppo e andai a fare la visita di ammissione.
    Ma quando mi videro si misero a ridere e mi canzonarono disprezzandomi.
    Il puffo dottore, tastandomi ovunque, mi derideva, diceva: “Piccolo nano cosa vuoi fare tu? Vuoi diventare uno di noi? Ma non farmi ridere!”
    E il mio odio verso i puffi crebbe.

    Lasciai Pufflandia pieno di rancore.
    E ancora la terribile canzoncina mi girava per la testa.
    Ero stato rifiutato anche da loro; ero un mostro anche per quella comunità!
    Mi odiavo, non riuscivo a guardarmi allo specchio senza provare ribrezzo.

    Anni dopo mi sono innamorato.
    Anche lei provava lo stesso mio odio per gli omini blu e s’innamorò di me.
    Era bellissima, bassa come me e perseguitata da tutti. L’amore ci univa, l’odio anche.
    Iniziammo la nostra guerra contro il mondo e soprattutto contro i puffi.

    Riuscii di nuovo a guardarmi allo specchio.

    Rapinammo, uccidemmo e ogni volta che trovavamo uno di quei terribili esserini, lo torturavamo. Volevamo che il sangue e il dolore fossero un monito per quei piccoli scherzi della natura. Dovevano sentirsi perseguitati e in pericolo.

    In quel periodo, ogniqualvolta mi capitava di perdere il mio sguardo lungo una superficie riflettente, mi vedevo bello, più della maggior parte delle persone.
    Forse è vero che per sentirsi tali c’è bisogno di qualcuno che lo pensi e te lo dimostri.

    Ma come avrete capito benissimo anche voi, che siete qui con me, e che come me avete vissuto in questo mondo di merda, le cose belle non durano mai molto.

    E anche con lei finì… Su un autostrada.
    Eravamo inseguiti. Il tachimetro aveva le lancette quasi impazzite e il pedale era incollato al tappetino dell’auto.
    La strada correva sotto le ruote decretando, kilometro dopo kilometro, l’avvicinarsi del mio destino.
    Una macchina che non mi aveva visto, uno sbandamento e il guard-rail che mi veniva incontro ad una velocità impressionante.
    Lei che odiava le cinture di sicurezza ed era così bella si maciullò sull’asfalto.
    Le corsi incontro e, vi giuro, vidi la sua anima uscire dal corpo: era qualcosa di bellissimo, una strana forma di luce; mi metteva pace in corpo.
    Poi il rimbalzare nelle mie orecchie del rumore delle macchine dei puffi che si avvicinavano mi riportò alla realtà: dovevo fuggire.

    Mi gettai oltre al guard-rail e mi tuffai in un campo di granoturco.
    Corsi chinato e a perdifiato. Sentivo le sirene avvicinarsi.
    Sempre più vicine. Sempre più vicine.
    L’anima di lei mi seguiva.
    Quella luce in cui distinguevo occhi e labbra. Quella luce mi guardava storcendo la bocca e dicendomi di suicidarmi, dicendomi che era bellissimo.

    Ma io scappai, corsi e, non so come, non riuscirono a prendermi.

    Mi rimisi in sesto, riorganizzato, mi leccai le ferite, accudendo e ingrassando il mio odio di giorno in giorno.
    Ogni giorno mi guardavo allo specchio: mi vedevo trasformare in un mostro, vedevo crescere l’odio anche fisicamente, una protuberanza qui, un’escrescenza lì.
    Ora sono veramente orribile: sono una massa di melma informe e avranno paura solo a vedermi.

    E adesso vado a prenderli!

    Ho rubato una macchina potente, che mi permetta di fuggire in fretta.
    Parcheggio davanti al loro villaggio.
    Scendo calmo e tranquillo come se nulla fosse.
    Entro dalle porte a vetri e mi dirigo dal puffo di guardia.
    Prima che possa dire qualcosa tiro fuori la mia katana e lo decapito.
    Incominciano ad accorrere quei miserabili cosi blu. Tiro fuori con l’altra mano una mitraglietta uzi.
    Sparo a tutto ciò che si muove… Finché non finiscono i proiettili.

    Non faccio in tempo a ricaricare: BANG!

    E all’improvviso si apre davanti a me, come un quadro dalle dimensioni enormi, un paesaggio bucolico pieno di piante, alberi, cespugli e vedo dei puffi che mi vengono incontro.
    Cerco le mie armi ma non le ho più: sono un essere di tutta luce anch’io adesso. Non ho più tasche e non ho più vestiti: sono solo luce.
    E i puffi arrivano tranquilli e mi prendono per mano.
    Mi dicono: “Non preoccuparti e seguici, noi puffi siamo tutti amici!”

    E ora son qui con voi, in questo posto strano.

    §


    Un caso spinoso (di luttazzi4ever)
    (Ma come si può andare avanti così??? Mah…e poi dicono che io sto male..ma sono temi da trattare questi?....3…2…1..Via!)

    Era una bella giornata a Puffolandia..il cielo era sereno…i bambini giocavano…una trentina di puffi era in attesa, con numerino in mano, che Puffetta si liberasse…il grande Puffo educava con le sue lezioni interessantissime i piccoli puffi(con la baby puffetta sempre al centro dell’attenzione..chisà perché!!)…… La giornata scorre felice e maestosa quando ad un certo punto…

    “AAAAAAAAAAAAAAAAA”

    Cos’è stato? – fa Grande Puffo!
    Cos’è stato? – fa Puffo Forzuto!
    Cos’è nazione? – fa Puffo “mi devo sempre distinguere”!

    Il grande Puffo con la sua barba incolta corre verso l’urlo…arriva e si trova davanti una strana figura disegnata con un uomo urlante….

    Non è quello l’urlo che cerca, Grande Puffo!!! – fa puffo Precisazione!

    Indi Grande puffo corre verso l’urlo urlato e si trova avanti una scena raccapricciante: Puffo Pittore è steso in una pozza di sangue..la sua mano destra è girata innaturalmente..i suoi piedi sono stati staccati..probabilmente divorati..e sulla sua tela c’è un messaggio macabro scritto col sangue… “E’ solo il primo…aspettatevene altri!”

    Altri pittori? – fa puffo Tontolone!
    Idiota!! Altri morti – fa puffo Pittore!
    Grande puffo si agita: “Attenti un attimo…ma ha parlato!!!E’ ancora vivo!!! Pittore..chi è stato a ridurti così?”
    Puffo Pittore:“Nella mia vita sono successe tante cose mio caro Grande Puffo, e questa è la più brutta…lo so…è incredibile ma è successo..non ci sono parole per esprimere il mio disappunto per questo gesto ideato contro la mia persona…io che sono sempre stato bravo e onesto con tutti non me lo riesco a spiegare che una persona abbia potuto fare…”

    Grande Puffo: Puffo pittore smettila di triturarci i puff-maroni e dicci chi è stato!!!
    Pittore: Beh,…grande puffo…è stato…..
    Tutti: Siiiiii???
    Pittore: E’ stato….
    Tutti:Siiiiii??
    Pittore: E’ stato sicuramente non ho alcun dubbio……Argh!
    Puffo Golosone: Argh? Non conosco nessuno con questo nome!
    Grande Puffo: Idiota! È morto prima di dirci chi è stato…come faremo adesso?? Paura!!! Ragazzi…andate a chiamare Puffo Csi..ci sono da fare le foto!

    Dall’altoparlante del campo: “Cerchiamo Puffo Csi…è atteso dal Grande Puffo nella capanna di Puffo Pittore!”

    Puffo Csi(in coda da puffetta!): Noooooo! Toccava a me!!! Perché sono così sfigato??

    Intanto in un posto lontano…nascosto negli alberi una strana figura osserva la scena!
    “Uah Uah Uah…non potranno mai capire chi sono!! Uah Uah Uah!!”
    La figura nascosta in realtà altri non era che..
    “Uè ma sei idiota??? Mi vuoi far scoprire subito?? Ma nessuno ti ha mai insegnato a fare lo scrittore?? Vergogna!!”
    La figura nascosta (sigh sigh) è cattiva veramente(sigh sigh) e non tiene conto dei sentimenti altrui…(uèèèèèèèèèèè!)
    “Mamma mia…e non piangere adesso…prendi lo zuccherino va!! Così sei felice!!”
    Grazie figura nascosta!
    “Che si deve fare per campare!!”

    Il giorno dopo un altro urlo: “EEEEEEEEEEEEEK!”

    Stessa scena raccapricciante..stavolta è toccato a Puffo Quattrocchi alle prese con il suo passatempo preferito(che gli provoca la perdita di molte diottrie)..il suo corpo è in un fiume di sangue.. Parte del corpo è divorata…

    Grande Puffo: Ma cosa sta succedendo in questa città? Chi c’è oltre quella foresta??

    Il giorno successivo ancora un altro urlo…”Iiiiiiiiiiiirg!!”

    Stavolta è toccato a Puffo Altra Sponda…sempre amato da tutti…di lui rimane solo la testa..

    Grande Puffo: Qualcuno pagherà per questo!! Ci stavamo quasi per sposare!!! Devo pensare alla soluzione del caso..ci metterò molto tempo..

    Regia: Grande puffo siamo a 3745 caratteri! Dobbiamo fare presto!!

    Grande Puffo: Non si può neanche creare suspance…vediamo…ho capito chi è il colpevole!! Tutti nella piazza principale!!

    Altoparlante: Tutti nella piazza principale!!

    Puffo Csi (ancora da Puffetta): Noooooo!!! Ritoccava a me!!! Perché?? Destino crudele!!!

    Grande Puffo sale su un tronco d’albero..

    GP: Cari ragazzi ho capito chi è stato…lo so..è incredibile che ci sia riuscito ma ho capito…il colpevole è…

    (suspance)

    Gp: Puffo assassino!!!

    Tutti: Ma come?? Come potremmo mai aver sospettato di lui!!! Il Grande puffo è un genio!! (dopo aver detto la frase tutti iniziano a fare un flick e flock gigante!)

    Puffo assassino esce dai cespugli: E così sono stato io!! Va bene??

    Puffo precisino: Gp..ma dov’è l’horror??

    Grande Puffo: Chiedetelo a Puffetta! E’ lei che mette a posto tutto!!

    E tutti risero perché l’avventura avventurosa anche stavolta era terminosa!

    FINE

    Aspettate!! Ma veramente…dov’è L’horror??

    Grande Puffo: Eccotevelo!

    All’improvviso la terra trema…le porte sbattono e contemporaneamente cigolano, fantasmi si aggirano per il campo…(alcuni di essi fanno la fila da puffetta…l’eternità e triste da soli..), uomini mascherati con motosega distruggono case, altri uomini con mani taglienti uccidono puffi.
    Gp: Va bene ora? Potevamo risparmiarci una strage e invece..per far contenti a questi…alla prossima!!

    E la calma tornò a Puffolandia..(per forza! Erano tutti morti!!)

    §


    Pufflims (di MaxBrody)
    -Aaaahhh...dopo una giornata di duro lavoro non c'è niente di meglio di un po' di sana tv..Uhm...vediamo..-

    ZAPP!

    "Noi puffi siam così..."

    -Naaa, i puffi no....non li reggo...vediamo su un altro canale..-

    ZAPP!

    "Noi puffi siam così...anche su RaiUno siamo qui..."

    -Uh? Pure qua?-

    ZAPP!

    "Noi puffi siam così...pure su Rete4 ci vedì..."

    -Vedì?-

    "Licenza poetica!"

    -Ah!....ehi, ma parlo col televisore? Dev'essere stata un' allucinazione..oggi è stata una giornata stancante...-

    "E allora perchè parli da solo?"

    -Uhm, in effett....ehi, zitto tu, Grande Puffo! Che t'impicci?-

    "Tu ci odi! E noi abbiamo deciso di vendicarci!"

    -Ah! Ah! Questa è bella! Voi? Ma siete dentro un televisore..cosa potrete mai farmi?-

    "Ti impediremo di vedere altri programmi per il resto dei tuoi giorni! Bwah! Bwah! Bwah!"

    -Tsk! Per chi mi avete preso? Io non guardo la tv! I programmi di oggi sono idioti!-

    "Su Canale5 inizia 'Amici'!"

    ZAPP!

    "Noi puffi siam così...ci vendichiamo se ci odì.."

    -Sapete una cosa? Come rimatori fate pena!-

    "Ormai non hai scampo! Guarderai tutte le nostre avventure...tutti i giorni, a tutte le ore...e ti rimbecillirai fino ad impazzire!"

    -NOOOOOOOO!!!!! VI SUPPLICOOOOOOOOO!!!!!-

    "Arh! Arh! Arh! Supplica pure quanto vuoi...Puffetta! Quattrocchi! Cominciamo una delle nostre avventure!"

    "Subito Grande Puffo! Che facciamo?"

    "Allora...uhm..vediamo...Gargamella rapisce Quattrocchi e noi, dopo alcune peripezie e gag divertenti, riusciamo a liberarlo!"

    "Uao! Questa sì che è un'idea originale!"

    -NOOOOOO!!!! GARGAMELLA NOOOOOOOOO!!!!!!! Non mi avrete mai!-

    ZAPP!

    "Noi puffi si.."

    ZAPP!

    "Noi pu.."

    ZAPP! ZAPP! ZAPP!

    -Anf! Anf!...il telecomando è fuso...posso cambiare canale una sola volta...-

    ZAPP!

    "Tatatàtatataà..tatatatatatataààtah!! Buonasera e benvenuti al Tg1 da David Sassoli.."

    -Yuchuuuuhh!!!! Sìììì!!! Sono liberoo!!! Sìììì!!!!-

    "..Ha fatto discutere la dichiarazione del Presidente del Puffiglio, Puffo Premier, sulla questione dei Pronuncio, ovvero le puffe di fatto: 'Di Puffa c'è n'è una sola, ed ella è Puffetta!'....subito è arrivata la replica del leader della puffosizione, Puffo Berlusconi, che ha commentato:'Si sono appropriati di tutto...si sono presi Puffetta..e a noi non vogliono darci altre puffe! E' una ver-go-gna!'.."

    -Oh, mio Dio...non è possibile..non è possibile....anche Sassoli...era un bel pezzo d'uomo..no,Devo reagire! Devo fare qualcosa!-

    ..........
    ..........

    (un'ora dopo)

    -.....Già, ma cosa?-

    "Rrroonff...fiii...uh? Hai detto qualcosa?"

    -No,no...torni pure a dormire, Grande Puffo-

    "Yaaawwnnn...allora, l'hai trovata st'idea o no?"

    -Ehm...ehm...certo! Ah! Ah! Ho avuto un'idea geniale, formidabile!-

    "E dimmela, allora"

    -Ehm...uhm...sì..ecco..ehm...allora, prendo il televisore, lo lancio contro il muro e poi gli dò fuoco, così non sarò più costretto a guardarvi! Sì, funzionerà!-

    "Non fai prima a staccare la spina?"

    -...............-

    "Senti, e parlo a nome di tutti i puffi...noi vogliamo una sola cosa da te: il tuo amore. E ti lasceremo in pace."

    -Il mio amore? Volete il mio amore? Ma sapete quello che mi avete fatto? Voi mostriciattoli blu mi avete rovinato la vita!-

    "Cioè?"

    -A furia di stare a casa a guardarvi, mi sono venuti i fianchi larghi!-

    "Quella è colpa di Heidi"

    -Sì,ma anche vostra! E degli Animaniacs! E dei pokemon...maledetti cartoni...vi odio! Vi odio tutti! VI ODIOOOOO!!!!!-

    "Ora basta..è giunto il momento di farla finita!"

    (Gli oggetti in casa cominciano a sollevarsi)

    SWOOOSSH!!! SPAM! STONK! SDENG!

    -Forse è meglio che chiudo la finestra!(così ne approfitto per scappare)-

    "Guarda che ti sento, anche se parli fra parentesi! Non raggiungerai mai la finestra! MAI!"

    -Ah,sì? Prova a fermarmi, allora!-

    "Fermo!"

    -Ah! Ah! Che ingenuo!-

    "Fermo è il dobermann dei tuoi vicini"

    GRRROOOWWLLLL....

    -Uhm..guarda, cucciolone che bel pupazzo blu in tv! Su, prendilo!-

    GRRROOWW!!!!! ZOMP!

    "NOOOOOOOOOOO!!!!!!!!"

    -Ora devo avvertire la popolazione...comincerò dal fornaio!...EHi, Gino! Mi presti un attimo il telefono?-

    -Prego!....peccato non ti servirà a nulla!-

    -AAAAAHHHH!!! Gino, sei un puffo anche tu!!!!-

    -sì,sono Puffo Rnaio!-

    -E io Puffo Cliente!- -E io pure!- -E io Puffo Ispettore del Fisco!- -'Azz!-

    -Oh,no..sono tutti puffi...sono tutti puffi...e anch'io..mi sento..blu..no...-

    -AGH! AGH!- -AGH! AGH!-

    -..no....NOOOO!!!!!!-


    -NNOOOO....anf..anf..un incubo...è stato tutto un incubo...la stanchezza mi ha giocato un brutto scherzo...i puffi che invadono il mondo...che idea bislacca...bah! Vediamo che c'è in tv....e se ci fossero i puffi?-

    ZAPP!

    "Heidi..Heidi...ti sorridono i monti..."

    -Fiuuu! Per un momento ho temuto...eh! eh! Che sciocco!...beh, vediamo se c'è 'Amici'..-

    ZAPP!

    "Heidi...Heidi...ci sono io al posto di 'Amici'..."

    -Uh?......AAAAAAAAAHHHHHHHHH!!!!!!!!!-

    §


    Storie buone, storie cattive (di Colei che...)
    Il padre appoggiò il libro sulle ginocchia e chiuse gli occhi, sospirando profondamente: “E fu così che la Principessa perse la sua anima.”
    Lo disse con un filo di voce, guardando la sua povera bambina, magra ed emaciata, inerme sotto le coperte. Lei ricambiava il suo sguardo, accennandogli un sorriso, ma con un’infinita tristezza negli occhi. “A… ancora, papà.” Gli chiese, con una voce flebile come uno spiffero di aria gelida. “Ancora una storia…” pensò lui “…ma quante potrò raccontargliene?” Si passò le dita sugli occhi, per asciugare le lacrime. Fece una carezza sulla guancia della figlia, quella guancia che per qualche momento, durante la storia che le aveva letto, era ritornata rosea, e che ora si stava di nuovo raffreddando. “Cosa ti è successo, mia bambina? Perché proprio tu?” Ma lei aveva già richiuso gli occhi, il suo respiro stava ritornando affannoso. Non c’era tempo di pensare, era ora di leggere. Riprese il libro tra le mani. “Questa storia si intitola: ‘Terrore al villaggio dei Puffi’.” Fece un sospiro, poi continuò: “C’era una volta nel bosco di…” Man mano che parlava, il volto della bambina sembrava rianimarsi, riprendere vita.

    “Quel giorno al villaggio dei Puffi, la vita scorreva tranquilla come sempre: puffo Forzuto si stava allenando correndo di gran lena, Puffetta dava consigli a puffo Vanitoso, e puffo Contadino stava seminando le piccole piante che presto sarebbero cresciute... Grande Puffo passeggiava sereno, guardando sorridente il lavoro di tutti, orgoglioso della sua piccola comunità. Stava per salutare puffo Contadino, quando sentì una voce concitata alle spalle: ‘Grande Puffo!’
    Era puffo Meteorologo. ‘Sta puffando una cosa stranissima! Una enorme nube nera è apparsa all’orizzonte!’
    ‘Com’è possibile?’ Rispose grande Puffo. ‘ Le previsioni…’
    ‘So cosa dicevano le previsioni, le ho puffate io! Eppure, è là! E non è una massa d’aria normale, sembra molto più… densa.’
    ‘Eccola, la vedo!’ Grande Puffo aveva alzato gli occhi al cielo: la massa stava avanzando velocemente verso di loro. ‘Bisogna avvertire subito i Puffi! Potrebbe essere un pericolo per il villaggio!’
    Ma la grande nube era velocissima: già era sopra le case! Qualcuno la indicava, chiedendosi cosa fosse, mentre quel nero incipiente già oscurava il sole che fino a poco prima brillava splendente. Grande Puffo fu il primo ad accorgersi che quella non era una vera nuvola: ‘Sembra fatta di fumo, ma è quasi solida… e sembra muoversi comandata da una volontà cosciente… Guardate!’ La nube aveva assunto la forma di una grossa mano umana! Alcuni Puffi si paralizzarono nel fissarla, pieni di terrore. Cosa stava succedendo? Molti cominciarono a correre, alcuni invece, come ipnotizzati da quell’apparizione sovrannaturale, la guardavano con gli occhi spalancati, senza poterne distogliere lo sguardo. Uno di loro era puffo Quattrocchi, che rimase fisso a guardarla anche quando questa cominciò ad aprirsi e ad andare diritto nella sua direzione.
    ‘Quattrocchi!’ Provò a gridare Grande Puffo, ‘Puffa via da lì! Scappa!’ Ma era troppo tardi: la gigantesca mano si era avventata su di lui. Lo sollevò da terra e lo schiacciò in una stretta mortale, fino ad ucciderlo. Poi lo gettò a terra, privo di vita. Quattrocchi non era riuscito neanche ad urlare, tanto l’azione si era svolta velocemente, ma il rumore delle sue ossa stritolate aveva rotto l’incantesimo che sembrava tenere bloccati gli altri puffi, che cominciarono a scappare in preda al panico. Anche Grande Puffo correva, disperato. Vedeva intorno a lui i Puffi che, ad uno ad uno, venivano uccisi da quel tocco di morte. E non poteva fare nulla! La nube solida era rapidissima. Si sentì afferrare e sollevare, e poi stringere, sempre più forte. Sentì una voce provenire dalla mano: ‘Anche il Grande Puffo…’ La riconobbe: era la voce di Gargamella! ‘Finalmente ho creato l’arma definitiva contro i Puffi! Ah! Ah! Dovrò solo venire a raccoglierli…’
    Grande Puffo stava per essere sopraffatto dal dolore. Una lacrima rigò il suo volto ‘Spero solo che qualcuno dei miei Puffi sia riuscito a puffarsi in salvo…’
    Ma nessuno riuscì. La mano distrusse le case, uccidendo i Puffi che vi si nascondevano, e fu facile per lei ritrovare quelli che, ormai allo sbando senza la giuda del Grande Puffo, cercavano rifugio nei prati vicini. Gargamella aveva vinto. E la genìa dei Puffi si estinse per sempre.”

    Il padre alzò lo sguardo ad incontrare gli occhi della sua bambina. Erano aperti e svegli, una luce vi brillava dentro. Lei riuscì anche a sussurrare: “Grazie, papà.” Ma presto la luce cominciò ad impallidire. “A… ancora, papà… per favore.”
    La magia dell’ultima favola stava già svanendo. La vita che in qualche modo le era stata infusa, stava di nuovo uscendo da lei, come evaporando. Il padre chiuse gli occhi per un momento. “Per quanto tempo…” Pensò. “Per quanto tempo riuscirò ancora a raccontare… Per quanto tempo potrai ancora vivere?” Aprì gli occhi e cominciò a leggere, con la voce sempre più roca: “Biancaneve, regina del Male…”

    Edited by Colei che... - 2/7/2007, 12:10
     
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    ancora non ho letto...potete cambiare il titolo del mio?? Sarebbe "Un Caso Spinoso" Grazie!!

     
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  3. Colei che...
     
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    CITAZIONE (luttazzi4ever @ 2/7/2007, 11:58)
    ancora non ho letto...potete cambiare il titolo del mio?? Sarebbe "Un Caso Spinoso" Grazie!!

    Fatto! ;)
     
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    Siccome va cambiato nel messaggio (dove posso agire) e nel sondaggio (dove non posso agire), meglio che se ne occupi la moderatrice o l'admin, sennò risulti con 2 titoli diversi... :wacko:

    CITAZIONE (Colei che... @ 2/7/2007, 12:11)
    CITAZIONE (luttazzi4ever @ 2/7/2007, 11:58)
    ancora non ho letto...potete cambiare il titolo del mio?? Sarebbe "Un Caso Spinoso" Grazie!!

    Fatto! ;)

    Ehm, anche nel sondaggio, magari... :rolleyes:
     
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  5. Colei che...
     
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    Ops... Giusto! Fatto anche lì! :)
     
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    Che Grande la Leader...comunque devo votare...vediamo...Dj mi ha colpito..il finale un pò me l'aspettavo ma è fatto molto bene..

    Max l'ho trovato divertente ma mi aspettavo di più(che adepto che mi sono scelto!!)...

    Bedo ha fatto molto bene ma non so perchè non mi è piaciuto!

    La leader è sempre la leader...racconto triste e horror insieme...complimentoni..

    Poi quel 4ever fa cagare proprio! (E scusatemi per la parola "Proprio"!)

    Alla fin fine il mio voto va.....al grande Dj per "L'orrore a Pufflandia"...complimentoni Diggi(per aver avuto il mio voto che vale ben 0,04!)
     
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  7. DyL4n B4Rr0n
     
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    Ho votato Colei che anche se la storia dei puffi era solo una parentesi nel racconto che di per sè non c'entrava nulla con il tema, ma che comunque mi ha colpito... Brava leader!
     
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    Dunque... Non leggete se non avete letto i racconti...

    Il racconto di DJ è carino, scanditi molto bene i tempi narrativi, ma il finale è un po' prevedibile...

    Bedoz parte benissimo, con un racconto che mi sa un po' di "pulp"... Peccato che il finale guasti tutto... :(

    Lutty ha scritto una mezza genialata... :woot: inserendo anche un che di "interattivo" che non guasta... Ma non mi convince appieno... :(

    Max... uhm, forse ha esagerato con l'assurdo... :unsure:

    Colei ha proposto un bel brano, oserei dire che ci sono 2 livelli di orrore: quello della fiaba e quello accennato nel prologo e nell'epilogo...

    Detto questo, credo che il mio voto debba andare a Colei! ;)
     
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    Dj:bello, scritto davvero bene, in maniera lineare e accattivante, il racconto del Diggi mi è piaciuto molto..ma mi sembra che manchi qualcosa...forse un passaggio prima della sequenza finale...non so...

    Bedoz:molto 'tarantiniano', il suo racconto...peccato che io non ami il genere...comunque originale!

    Lutty:non ai livelli della soap, ma il mio maestro (cattivo maestro,però, visto i risultati ottenuti :P ) non mi ha deluso per niente...geniale come ha fatto entrare l'horror nel racconto!

    Max:orripilante.Penoso.Ridicolo. Il suo racconto, un patetico tentativo di ricopiare il maestro lutty, è naufragato in migliaia di errori, tra tempi narrativi gestiti male, battute stupide e clichè stra-abusati....speriamo l'autore torni a fare quello che sa fare meglio. Cioè, niente.

    Colei:moolto interessante la tecnica del 'racconto nel racconto', anzi, penso che la parte meno interessante sia proprio quella 'puffosa'.

    Bene, finito di spacciarmi per critico letterario, dichiaro che il mio voto va a luttazzi4ever e il suo "Un caso spinoso" per la bravura dimostrata nel trattegiare i personaggi in poche righe e la genialità di alcuni espedienti....complimenti! ClapClapClapClap!!!
     
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    sono indeciso fra diggi e Luttazzi..
    devo rileggere con calma le loro storie...!
     
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  11. djJurgen
     
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    SPOILER (click to view)
    Ordunque...tocca a me...
    comincio col dire che, in qualche modo, mi piacciono tutti i racconti e che mi ha fatto piacere trovare una così tante variazioni sul tema proposto dall'inedita accoppiata Gas&Logan. E' bello vedere come ognuno interpreta in maniera diversa lo stesso tema, e come ogni interpretazione suscita emozioni diverse.
    Cominciamo con l'analisi dettagliata.

    @Dj: Il problema grave, almeno per me che amo dilungarmi, è stato proprio quello dei caratteri. Ha ragione chi parla di finale un pò posticcio, ma mi ritengo abbastanza soddisfatto di quello che è uscito dopo i vari "taglia e cucito" vari. Inoltre il tema horror è stato per me una novità, e scrivere qualcosa in questo senso è stata una sfida che volevo accettare a tutti i costi. Ringrazio Gas e Logan, quindi: mi sono divertito a far morire i piccoli esserini blu e, soprattutto, ho scritto (quasi) per la prima volta un racconto serio. Un buon punto di inizio, insomma :D

    @Bedoz: secondo me c'è qualcosa di geniale, nel racconto di Bedoz. Il modo con cui ha trattato l'orrore a Pufflandia è davvero originale, ed è sorprendente come il lettore (o almeno, per me è andata così) riesca ad odiare quegli esserini blu che da piccolo tanto amava. Insomma, la cosa che mi piace maggiormente, oltre alla forte presenza del pulp, è la chiave di lettura del suo racconto: non è una vicenda che fa vivere l'orrore, ma lo provoca. Su un punto sono d'accordo con Gas: il finale, a mio avviso, è fuori luogo e rovina completamente l'intero racconto. Peccato, perchè tutto il resto era stupendo.

    @Lutty: anche qui una variazione sul tema in classico stile Luttazzi. Come al solito, il nostro sceneggiatore (che non rinuncia a essere tale, neanche quando dovrebbe improvvisarsi romanziere) si diverte ad analizzare il tema trattato, scomporlo e ricomporlo in una visione del tutto nuova. I puffi vengono ridicolizzati proprio per quegli stessi, assurdi nomi che da bambini li rendevano immediatamente simpatici; vengono ridicolizzati per il loro assurdo modo di vivere (com'è possibile - domanda tipica dell'adolescenza di ognuno di noi - che nel villaggio ci fosse una sola donna???), con le geniali scenette di cui è protagonista il tanto sfortunato quanto fantomatico "Puffo C.S.I."; vengono ridicolizzati per il loro genuino spirito di gruppo. E, come se non bastasse, il tutto infarcito con i clichè tipici della sua soap e un pò (ma giusto un pò, eh) di sano horror. Insomma, un racconto divertentissimo.

    @Max: degno erede del sopracitato Luttazzi4ever, anche se per molti versi differente. Mi sono divertito molto a leggere il suo racconto, con la prima parte in cui si rifà il verso alla sigla dei puffi che rasenta la genialità. La pecca più grande, secondo me, è la seconda parte, in cui si amplia il discorso ad altri cartoni animati e si ha quasi l'impressione che non si sappia dove si vuole andare a parare. Anche qui, però, il sorriso scappa sempre: oltre ad assistere a battute divertentissime, sembra quasi di rivedere il protagonista della storia "il mistero della Sachertorte" comparsa qualche anno fa su Topolino, in cui il protagonista è talmente appassionato dei gialli...che finisce per odiarli! Insomma, un racconto divertentissimo, ma che secondo me manca di quella verve che ho visto in quello di Luttazzi.

    @Colei: chapeaux. Non ho altre parole. Qui non stiamo gareggiando contro una scrittrice improvvisata, qui stiamo gareggiando contro una professionista. Perchè non ci sono altri modi per descrivere l'autrice di un racconto che trova un espediente tanto geniale quanto efficace per aggirare due ostacoli così importanti. L'orrore a pufflandia (il primo degli ostacoli, almeno secondo me) viene trattato in un contesto così delicato e toccante, che è impossibile far notare all'autrice che la sua cornice è fuori tema. D'altra parte, ad una prima lettura, non ci avevo fatto caso neanche io. Ma poi, riflettendoci, ho alzato il cappello davanti alla sua maestria, che secondo me sta proprio nell'aver circoscritto il tema principale e nell'aver dato ampio spazio ai sentimenti e ad un altro tipo di orrore, quello quotidiano.

    Insomma, nonostante abbia apprezzato tutti i racconti (per i complimenti collettivi aspettiamo un discorso commemorativo del nostro giudice :P ), voto per quello di Colei che, secondo me, cattura meglio l'essenza dell'horror!!!!
     
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  12. bedoz
     
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    dj: bel racconto, scritto bene, bei tempi narrativi l'unica pecca è che il colpo di scena di grande puffo è un po' "telefonato"

    io: beh pulp...sangue e m...più m forse...

    luttazzi: bella l'idea e il soggetto è che forse la dimensione opera di sapone mi ha un po' stancato, forse per il talentuoso casertano sarebb l'ora di trovare nuove strade...

    Max: molto avanguardistico....pure troppo...forse si sente la mancanza di un nucleo tematico forte...

    colei: la genialità di questo racconto sta nella cornice della storia, perchè la parte con i puffi è estremamente normale ma la cornice da quel punto in più...oltre al fatto di essere scritto veramente bene.!

    il mio voto va a colei che ormai ha già in tasca il sondaggio...

    io mi candido per il premio di consolazione per essere l'unico che non parla di veri puffi!:P

     
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  13. Colei che...
     
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    Ragazzi, a me i vostri racconti sono piaciuti davvero tutti!! Difficilissimo votare (a proposito, grazie a tutti quelli che mi hanno fatto i complimenti e ai quali è piaciuto il mio racconto: non potete immaginare quanto le vostre parole mi abbiano fatto piacere! :))!!

    SPOILER (click to view)
    Dj: ha scritto un bel racconto, e io devo ammettere che la morte di Grande Puffo all'inizio mi ha spiazzato! :P

    Bedoz: bello anche il suo! Molto "forte". Interessante il suo uso dei "Puffi" nel racconto.

    Lutty: Alcune trovate davvero geniali! I nomi dei Puffi sono fantastici! :D

    Max: piaciuto anche il suo! Divertente e originale, anche se forse avrebbe dato il meglio di sè in un formato diverso, scrivendo magari un racconto "classico" ;)

    In generale, mi sembra che ciò che accomuna i racconti sia il gusto quasi sadico che gli autori (me compresa) hanno provato nel far trucidare i poveri ometti blu. La psicanalisi ne troverebbe del materiale fertile sul quale ricercare, ma io sono troppo stanca per altre considerazioni profonde. :P

    Per il resto, quello di Lutty è stato il racconto che mi ha divertito di più. :) Ma non l'ho sentito molto "horror"... Ero molto indecisa tra Dj e Bedo...
    Alla fine ho scelto il racconto di Bedoz: sarò controcorrente, ma a me il suo finale è piaciuto! :P
     
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  14. -logan-
     
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    allora leggere certi racconti mentre si guarda un horror in tv... (incubo finale, non male anche se un pò telefonato tranne l'ultima scena)
    i racconti mi son piaciuti tutti ma non aspettatevi da me un giudizio come i vostri, lunghi e dettagliati.
    quello di diggy è il più horror, quello di colei forse quello scritto meglio, bedo un incrocio fra tarantino e sclavi, lutty e max divertenti come al solito (max un pò angosciante lutty piu divertente).
    cmq visto il tema e l'argomento e tutto il resto voto per diggy!!!!!
     
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  15. bedoz
     
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    siccome ho letto nei vostri commenti che la cosa che non piace del mio racconto è il finale(il che mi stupisce...nel senso io ci vedo altri 5000 difetti che nessuno ha notato)ho provato a rielggerlo(sono un narcissita che legge tremila volta i suoi racconti) ed ho pensato(lo so non è un verbo a me consono:P) se cambiassi l'ultima frase? ovvero...

    ora c'è scritto:

    E ora son qui con voi, in questo posto strano.

    se cambiassi questa frase con:

    Forse sono finito all'inferno.

    sarebbe meglio come finale?
     
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56 replies since 2/7/2007, 09:33   952 views
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